Un viaggio tra infrastrutture e archeologia: il contributo di Conpat sul Grande Raccordo Anulare

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Tra le uscite 17 e 18 del G.R.A., lungo un tratto nevralgico della mobilità romana, si apre un progetto ambizioso che coniuga innovazione infrastrutturale e tutela del patrimonio archeologico. Conpat è protagonista delle indagini preventive connesse alla realizzazione delle nuove complanari tra via Casilina e Tor Bella Monaca, in un’area ad alta densità di testimonianze storiche e archeologiche.

Il nostro intervento si colloca nell’ambito del Piano Esecutivo delle Indagini Archeologiche e della Bonifica da Ordigni Bellici (BOB), sviluppato su incarico di ANAS, per verificare la compatibilità dell’opera con le stratificazioni del passato. Un lavoro strategico, svolto in sinergia con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma.

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Un territorio ricco di storia

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L’area attraversata dal progetto ha restituito, nel tempo, testimonianze che vanno dall’età protostorica fino al Medioevo: ville rustiche, strade basolate, torri medievali e, soprattutto, l’Acquedotto Alessandrino, uno degli ultimi capolavori idraulici della Roma imperiale. Il nostro compito? Proteggere queste preziose eredità, prima ancora che i cantieri prendano forma.

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Un piano di indagine preciso e condiviso

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Dopo un attento confronto con la Soprintendenza, il progetto di indagine è stato rimodulato e ampliato: 14 trincee esplorative, posizionate con precisione millimetrica, indagano in profondità (fino a 2 metri) i punti strategici del tracciato. Ogni scavo è stato pianificato per evitare danni a reti esistenti e garantire la sicurezza di tutti gli operatori.

L’area più delicata è quella della Tenuta della Mistica, dove il tracciato incontra l’Acquedotto Alessandrino: qui, due le soluzioni allo studio per la sua tutela – una galleria tombata o un ponte che ne consenta anche la visibilità. Qualunque sarà la scelta progettuale, le nostre indagini garantiranno le basi per una decisione consapevole e rispettosa.

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Conpat: tra tecnica e cultura

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Questo progetto rappresenta per Conpat un perfetto equilibrio tra tecnologia, pianificazione e valorizzazione del territorio. Operare su un’infrastruttura moderna come il G.R.A. richiede rigore tecnico, ma anche sensibilità storica. È in questo equilibrio che si riconosce il nostro approccio: ogni trincea non è solo uno scavo, ma un tassello nella mappa di una città eterna.

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Se desideri scoprire di più sui progetti di restauro e valorizzazione seguiti da Conpat, contattaci oggi stesso e scopri come possiamo contribuire alla tutela e alla promozione del patrimonio storico e culturale.

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