Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio a Paestum

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum
Il restauro e riallestimento dell’ex stabilimento Cirio e del Santuario di Santa Venera nel Parco Archeologico di Paestum rappresenta uno dei progetti più ambiziosi e di successo realizzati da Conpat. Questo intervento ha richiesto un’accurata combinazione di competenze in restauro architettonico, archeologia e progettazione moderna per salvaguardare e valorizzare un sito di straordinario valore storico e culturale. Grazie a un team multidisciplinare, Conpat ha riportato alla luce l’antico culto di Venere e restituito al pubblico un’importante testimonianza dell’industrializzazione italiana con l’ex stabilimento Cirio.

 

Leggi anche: “Il ruolo di Conpat nell’ottimizzazione dei processi per la realizzazione di opere pubbliche

 

Il contesto storico e archeologico

Il sito di Santa Venera, situato appena fuori le mura meridionali di Paestum, ha origini che risalgono al VI secolo a.C. L’area era sede di un santuario dedicato ad Afrodite Urania, divinità greca della fertilità e dell’amore, che nel periodo romano fu assimilata a Venere Iovia. Questo luogo sacro, con il suo complesso di edifici e spazi rituali, rimase attivo fino all’inizio dell’Impero Romano. Le prime testimonianze archeologiche risalgono ai primi del Novecento, quando frammenti di sculture e iscrizioni furono scoperti durante i lavori per la costruzione della fabbrica Cirio.

Lo stabilimento Cirio, costruito nel 1910, divenne un punto nevralgico per l’industria conserviera nel Sud Italia. L’espansione dell’impianto negli anni ’50 portò alla scoperta di ulteriori resti del Santuario, che da quel momento furono oggetto di studio e conservazione. Nel 1987, lo stabilimento fu chiuso definitivamente, segnando la fine di un’epoca industriale e l’inizio di un periodo di abbandono.

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum

Obiettivi e sfide del progetto

L’intervento di Conpat ha avuto come obiettivo principale il restauro e la riqualificazione dell’ex stabilimento Cirio e del Santuario di Santa Venera. L’obiettivo era duplice: preservare le tracce del culto antico di Venere e le strutture industriali moderne, garantendo al contempo la fruibilità del sito per i visitatori.

Le sfide erano numerose, a partire dall’integrazione tra il patrimonio archeologico e quello industriale. La fabbrica, con le sue estese strutture, sovrapponeva alcune parti dell’area archeologica, richiedendo un attento lavoro di scavo, mappatura e conservazione. Inoltre, la vegetazione e il deterioramento degli edifici industriali rappresentavano un ulteriore ostacolo. Conpat ha affrontato queste sfide con un approccio multidisciplinare, coinvolgendo esperti di restauro, archeologi e progettisti.

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum

Interventi e soluzioni tecniche

Uno dei principali risultati del progetto è stato il recupero delle facciate dell’ex stabilimento Cirio, realizzato utilizzando tecniche di restauro conservativo che rispettano i materiali e le tecnologie originali. Questo è stato possibile grazie a un’accurata analisi delle condizioni delle strutture, combinata con l’uso di materiali compatibili per garantire la durabilità degli interventi.

Per quanto riguarda l’area archeologica del Santuario di Santa Venera, il restauro ha coinvolto interventi strutturali per consolidare gli elementi ancora visibili del santuario. Tra questi, l’Oikos (la casa sacra) e la Sala Rettangolare, che servivano a ospitare riti religiosi legati al culto di Venere. Particolare attenzione è stata dedicata alla conservazione dei ritrovamenti scultorei e ceramici, alcuni dei quali sono stati esposti nel museo locale, valorizzando ulteriormente il patrimonio culturale della regione.

Tra le soluzioni più innovative, l’uso di indagini georadar ha permesso di mappare le strutture sotterranee senza dover effettuare scavi invasivi, garantendo così una tutela maggiore dei reperti ancora sepolti. Il progetto illuminotecnico ha utilizzato un’illuminazione a basso impatto per evidenziare i dettagli architettonici, rendendo il sito accessibile anche di sera senza comprometterne l’integrità.

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum

Valorizzazione del paesaggio e delle aree verdi

Un altro aspetto cruciale del progetto è stata la valorizzazione del paesaggio circostante, che comprende un giardino botanico e un oliveto, parti integranti del Santuario di Santa Venera. Il giardino, progettato seguendo principi agronomici e ambientali, include specie autoctone e aree dedicate alla frutticoltura e all’orto della dieta mediterranea, che rievocano le coltivazioni tipiche dell’epoca.

L’intervento paesaggistico ha permesso di collegare visivamente e concettualmente il complesso industriale e il santuario, creando un’area che non solo celebra la storia archeologica e industriale del sito, ma ne migliora anche la fruibilità per il pubblico. Le aree verdi sono state attrezzate per visite guidate e percorsi didattici, offrendo così un’esperienza completa che fonde storia, natura e cultura.

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum

Impatto culturale e turistico

Grazie all’intervento di Conpat, il restauro e il riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio hanno restituito alla comunità un sito di grande rilevanza storica e culturale. Il progetto ha permesso di riscoprire un luogo simbolico per la storia locale, incrementando il turismo culturale nella regione. Il Parco Archeologico di Paestum, arricchito da questo nuovo polo attrattivo, rappresenta ora una destinazione di grande interesse per studiosi, turisti e appassionati di storia e archeologia.

La realizzazione di percorsi di visita che integrano il patrimonio archeologico e industriale permette ai visitatori di immergersi in un’esperienza unica, comprendendo l’evoluzione di questo territorio attraverso i secoli, dalle sue origini greche e romane fino all’industrializzazione del XX secolo.

Restauro e riallestimento del Santuario di Santa Venera e dell'ex stabilimento Cirio a Paestum

Il restauro del Santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio è un chiaro esempio di come Conpat sia in grado di gestire progetti complessi che richiedono un approccio multidisciplinare e una profonda conoscenza del patrimonio storico. Questo progetto, che ha unito restauro, innovazione tecnologica e valorizzazione paesaggistica, dimostra il forte impegno di Conpat nella conservazione del patrimonio culturale italiano. Grazie alla sinergia tra competenze diverse, il sito è stato restituito alla collettività in tutta la sua bellezza e importanza storica.

Se vuoi saperne di più su come Conpat può aiutare a valorizzare il tuo progetto di restauro o desideri collaborare con noi, contattaci subito.

 

Ti potrebbe interessare anche: “Fondo nazionale per la realizzazione di infrastrutture di interesse locale: come funziona

What do you think?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *